Un kookaburra in giardino

Un kookaburra in giardino

lunedì 26 ottobre 2015

7 - 26 ottobre : Anniversari

Ottobre è un mese che amo molto; in esso è racchiusa una dolcezza "melanconica," che non è tristezza, ma un'allegria dai toni pacati; una bellezza mutevole che, a differenza della primavera, non ci parla di rinascita, di novità, ma di raccoglimento, introspezione, consolidamento. Un mese che mi conforta e mi regala occasioni preziose; come l'anniversario di matrimonio che, proprio oggi, festeggerò con Andrea per la diciottesima volta e che mi riempie di autentica felicità. 


Il nostro cammino continua sereno, rendendoci più forti e uniti ogni anno che passa. So che la quotidianità sarà pronta a sottoporci ostacoli e difficoltà, ma mi piace pensare che, insieme, l'addomesticheremo con pazienza e amore, aiutati anche da Isabella che ha cambiato e impreziosito la nostra vita.


Sono pensieri e verità che appartengono a molti di voi, ne sono consapevole; se vivete l'esperienza di una famiglia in cui abitano la comprensione, l'empatia e la complicità non potrete che condividerli. 



Un festeggiamento che si rispetti è allietato da una torta e così eccone sfornata una che, però, serve due ricorrenze: di quello che accadrà oggi ve ne ho già parlato, dell'altro invece, ci è sfuggito l'appuntamento.


Il  nostro blog, il nostro diario virtuale, ha visto la luce il 7 ottobre di tre anni fa e ci dispiaceva non ricordarlo; benchè siano diradate le nostre presenze in questa casa internauta, continua a piacerci l'idea di averne una e ancora pensiamo a lei con tenerezza e desiderio di abitarla maggiormente.


Si sa ... spesso i propositi rimangono tali, ma non demordiamo: come si suol dire "la speranza è l'ultima a morire" e ho anche fatto la rima!!


Rime a parte, desidero aggiungere una nota riguardo il dolce che vedete ritratto.



Si tratta di una torta di mele realizzata con la pentola fornetto che, negli ultimi tempi, sta godendo di una nuova rinascita. A onor del vero, la mia personale scoperta l'ho fatta incontrando, alcuni anni or sono, il blog di Giuliana Crisciotti che della pentola "della nonna" e delle preparazioni che in essa si possono fare, ne parla da sempre.  


Quest'oggetto, ne sono certa, moltissime persone l'avranno conosciuto proprio grazie a lei e vi consiglio di andare a visitare il blog "Di cuore" perchè troverete questa torta (di cui metto il link e che vi assicuro essere proprio come la descrive Giuliana, profumata e buonissima ... se vi piacciono le torte di mele, questa diventerà La Vostra) e moltissime altre ottime ricette.


Oltre alle sue abilità culinarie, vi incanteranno anche le sue magistrali e incantevoli fotografie. Un sito raffinato, pieno di bellezza e bontà ... cosa chiedere di più?



Con questa nota dolce vi saluto con tanto affetto!



P. s. un saluto anche da Isabella (che si è impegnata a realizzare gli abbellimenti per la torta) e Andrea :)
Monica


martedì 28 luglio 2015

Torta "dell'amicizia" di susine (o prugne)


Anno 2012

La prima volta che ho fatto questo dolce il blog nel quale ora scrivo non esisteva. Inconsapevolmente, però, gettava un seme che, solo pochi mesi dopo, lo faceva nascere.

Anno 2012
Le amiche internaute , sulla pagina di facebook, mi spronavano ad aprirlo: a loro dire i tempi erano maturi. Mi mancava una spinta e quella la diede Andrea nei primi giorni di ottobre di quell'anno, per noi , un po' travagliato ( il terremoto ci fece suoi figli). Questo diario virtuale è scaturito, più o meno inconsapevolmente, dal desiderio di lasciare una nostra traccia, come persone e come famiglia e se è vero che questa forma virtuale di testimonianza non conosce un momento felice ( pare che l'interesse per i blog sia in netta discesa), noi ancora amiamo pensarlo un posto dove lasciare, qua e la', traccia della nostra esistenza, della nostra quotidianità. 

Anno 2012
Così, quando faccio questo dolce, non mescolo solo ingredienti, ma anche ricordi e pensieri. 


Scrivevo già, relativamente ad un'altra torta qui sul blog, che per me le ricette scambiate fra persone che hanno un rapporto d'amicizia, diventano tramite, filo di un'ordito tessuto con infiniti gesti e parole, ponte, legame. 


 Vannalisa, l'amica che ha proposto questo dolce nel suo primo blog, era fra il gruppo sostenitore e anche voce fra i primi commenti di benvenuto. Non vi è conoscenza fisica, non ci siamo mai incontrate, ma in tutti questi anni frasi e parole (scambiate spesso attraverso il suo blog, dove ho potuto scoprire la sua esuberante e fresca creatività) ci hanno permesso di costruire virtualmente un bel rapporto, schietto e sincero come è lei. 





In questi giorni, complice il dono di una cassettina di prugne, mi è tornata la voglia di riassaporare la sua torta, ma la mia pigrizia ( che mi ha sempre impedito di ricopiarne la ricetta) e la scomparsa della suddetta ricetta (Vannalisa, causa problemi tecnici, ha dovuto mettere in stand-by il blog in cui era custodita ), mi hanno spinto a richiedergliela e a riscriverla qui. 


Fa parte dei miei "riti" stagionali, una specie di tradizione a cui ho dato un personale e speciale inizio. Il cibo, notoriamente, veicola emozioni e affetto ed è una dichiarazione che trova in me, una verità assodata. 


Dunque cara Vannalisa, ora la  tua torta, che aspetta di essere ripescata anche nel tuo blog " vestito di nuovo", la trascrivo qui; così non la perderò più e sarà pronta per diventare, oltre che il nostro speciale punto d'incontro, partenza per altre conoscenze. Una nota , diciamo così, tecnica ... questa crostata  è connotata da una leggera nota asprigna, vi è poco zucchero nella composizione dell'impasto e dunque il sapore finale mantiene più fedelmente il sapore della frutta.


Aggiungo che in questa recente preparazione ho sostituito parte delle prugne ( purtroppo molte di esse, solo al taglio, hanno rivelato nella vicinanza del seme, parti nere poco rassicuranti, pregiudicandone  un' importante quantità nell'utilizzo finale) con albicocche mature. Lo "sposalizio" ha rafforzato il gusto poco dolce, ma vi assicuro che è davvero buonissima, soprattutto se avrete l'accortezza di farla passare per il frigo: raffreddata è una delizia speciale! Spero la vorrete provare, diventerà così una VERA torta dell'amicizia!



Grazie a voi che siete passati da qui e ... buon appetito!

Ingredienti
Pastafrolla
300 gr di farina tipo 0
130 gr. di burro morbido
80 gr di zucchero
1 uovo intero più un tuorlo
la scorza  di un limone piccolo grattugiata
Per il ripieno
8/10 susine rosse
2 cucchiai di zucchero semolato
1 cucchiaio di zucchero a velo (facoltativo)

Impastare tutti gli ingredienti della pasta frolla e quando saranno ben amalgamati, formare una palla. Avvolgerla in un canovaccio pulito e lasciarla riposare almeno 15 minuti in frigorifero.
Nel frattempo, lavare e tagliare a spicchi le susine e, quando la pasta frolla sarà pronta, stenderla in una teglia dal diametro di 24 cm, precedentemente rivestita con carta da forno.
Bucare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta, disporvi le susine, spolverarle con lo zucchero semolato (se, come me, userete una parte di albicocche, mettete un cucchiaio di zucchero in più) e ripiegare i lembi eccedenti della frolla sul ripieno.
Cuocere in forno preriscaldato a 200°C, per circa 30 minuti e, dopo averla sfornata, lasciarla intiepidire per circa mezz'ora. A piacere spolverizzarla con lo zucchero a velo.


 P.s... come dicevo una torta non è solo ... una torta! Molte di queste foto le ha scattate Isabella e dunque questo dolce ha creato l'occasione per inventarci  un pomeriggio insieme tutto all'insegna di scatti, set da architettare, confronti sulla perizia dell'una rispetto all'altra, fatica e sudore ( che caldo) per allestire e smontare; ma anche soddisfazione e divertimento alla fine della sessione fotografica. Isabella si era così immedesimata nel suo lavoro che ha ipotizzato anche un futuro da "vera fotografa del cibo"...momenti preziosi che hanno saputo alimentare progetti: i sogni e le torte ...  che meraviglia !
Monica e Isabella





venerdì 29 maggio 2015

"La fabbrica delle nuvole"


"La fabbrica delle nuvole" non è una nostra definizione, è una frase scritta su un pannello turistico, in cima alla salita che conduce da Norcia a Castelluccio, sul quale sono illustrate le caratteristiche del "Pian Grande": la conca spettacolare, apparentemente sterminata, che ci siamo improvvisamente trovati davanti agli occhi in un fine settimana all'inizio del mese di maggio, durante un soggiorno in Umbria.


Probabilmente molte persone conoscono la Piana di Castelluccio per la fioritura delle coltivazioni che, tra i mesi di giugno e luglio, riempie quello spazio di bellissimi colori, cromie ed accostamenti che richiamano  gli appassionati di fotografia a centinaia. Noi siamo arrivati in quei luoghi quando la neve tratteggiava ancora i monti che fanno da corona a quel luogo, ma lo spettacolo è stato comunque splendido e molto emozionante. 


In pochi minuti, con l'auto, abbiamo percorso  la discesa verso il paese di Castelluccio, che apparentemente sembrava molto distante, cercando di non perdere con lo sguardo nemmeno una delle innumerevoli variazioni di luce e di colori. 



Il piccolo paese si trova in cima ad una collina dalla quale si possono ammirare i monti che racchiudono quegli spazi.






Abbiamo osservato che nell'abitato si stanno eseguendo molti lavori di restauro i quali, fortunatamente, non sembrano intaccare la struttura originaria di quel villaggio rurale di montagna, dove gli abitanti si spostano a piedi, percorrendo piccole strade tra le case, scale, cunicoli e sottopassi che conducono a piccoli spazi tra le abitazioni. Abbiamo anche cercato di immaginare, con un po' di invidia, come può essere la vita a Castelluccio durante l'inverno, quando arrivano meno turisti e la neve ricopre i monti, i campi ed i pascoli ...



Quanto alle nuvole speriamo di essere riusciti a rendere l'idea di quello che si può ammirare da quei piani dei Monti Sibillini, dove si incontrano le correnti d'aria, ricche di umidità, che arrivano dal Mare Adriatico e quelle dell'Italia centrale. Le formazioni nuvolose sono in continua evoluzione e determinano infinite variazioni di luci e di colori, disegnando le loro ombre sui prati e su fianchi delle alture.




Andrea e Monica

lunedì 13 aprile 2015

"Un incantevole aprile" (cit. "Enchanted April" di Mike Newell)

Aprile, come recita il titolo di un film d'annata, è davvero incantevole e la natura, che piano - piano esplode nelle sue multiforme  vegetali colorate, riesce sempre a meravigliarmi e a toccarmi profondamente, come se la sua energia vitale avesse un reale potere taumaturgico. Nel film, riuscì a riportare pace e armonia in un gruppo di persone inglesi, ritrovatesi per svariati motivi, nella splendida campagna toscana; la stessa armonia la regala a me a alla mia famiglia ogni volta che ne possiamo godere "da vicino" . Lo dimostrano anche queste foto di Andrea che ne ha approfittato per esercitarsi! Lui sostiene che, per diventare bravi con la macchina fotografica, lo si deve fare tutti i giorni e dagli scatti di oggi è nata l'idea di questo post ...
















Monica
 Partecipiamo all'iniziativa "La foto della domenica"di Beta del blog "Bim bum beta"!