Un kookaburra in giardino

Un kookaburra in giardino

giovedì 2 marzo 2017

Febbraio

Febbraio è come una virata: dopo una vasca cadenzata da un certo ritmo, ecco che quasi dal nulla, con movimento deciso, ma armonioso, arriva un cambiamento.


Nuoto master Bondeno (Fe) Cristiano

Nuoto master Bondeno (Fe) Paolo

Nuoto master Bondeno (Fe) Erica




Nuoto master Bondeno (Fe) - Isabella esegue una virata

Un mese che racchiude i germi della rinascita, è vita dormiente pronta a cambiare. Basta davvero poco; un raggio di sole più caldo gonfia le gemme sopite,






così come il nostro umore si scrolla la nebbia leggera che, sino a poco prima, ha ottenebrato l'ottimismo. 





Febbraio è un mese che amo molto, forse perché nella sua "centralità" si annida la mia nascita e questo evento  mi colma di attenzioni e affetto, rendendo la "mia giornata", unica nell'anno.




Ritrovo le amiche-sorelle e gli amici del cuore, nonché la mia amata famiglia.
























Ne sono certa, non è diverso dal vostro e so bene che ciascuno di voi lo vive in modo speciale, ma in questo diario virtuale lo annoto con piacere. Anche perché la mia data sta accanto a un'altra, amata/odiata, quella di S. Valentino,



che in famiglia non sottolineiamo particolarmente perché privata ormai del suo significato. Invece mi piace pensare che per l'amore, qualunque forma esso abbia, vi sia sempre un pertugio, uno spazio. Cerco di non dimenticarlo, neppure quando devo affrontare la mia quotidianità, dicendomi che banalità e pesantezza possono assumere un nuovo aspetto se, con tenacia e volontà, cerco di far indossare loro un abito più lieve.




Con leggerezza accolgo l'inizio del giorno e la sua fine cercando bene, fra le sue pieghe e sfumature, un indizio, una traccia, un colore, qualcosa che mi indichi quale sarà il suo dono per me. 





Vetrina della salumeria- gastronomia "Laura e Luca Tartari" Bondeno (Fe)
Allora tutto mi appare speciale, un tramonto come una festa "scontata" di carnevale, 




o  i versi di una canzone popolare di Sanremo che, in questo particolare periodo della mia vita, sento miei: "Vedrai che riusciremo a dare ancora un nome a tutte le paure che ci fan tremare. E troveremo il modo per dimenticare la noia, l'abitudine, la delusione. Vedrai che i desideri si riaccenderanno, ricostruiremo il luogo in cui vivranno, perché noi siamo l'unica benedizione, l'unica tragedia, l'unica ambizione". "Vedrai" di Samuel.
Li dedico ad Isabella, lei capirà ...



Buon proseguo di vita, con la speranza che sia, per tutti, più lieve.

Monica