Il terremoto del maggio 2012 ha interrotto le prove della commedia dialettale che alcuni amici, con la regia di Don Andrea Pesci, propongono annualmente.
Piano piano, in sordina, ma con grande volontà, gli attori dilettanti si sono riuniti di nuovo ed hanno allestito il loro spettacolo, regalando a noi serate e pomeriggi molto divertenti.
Per parte mia, ho pensato di documentare le loro fatiche ed il loro impegno con le fotografie che vi propongo
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Ada Menghini: "Redegonda" |
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Romano Pesci: "Lissandar Castagna" Luciana Panicali: "Mateo Castagna" Marcello Marzola: "Gelsomino Gambulaga" |
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Anna Rossi: "Arpalice Castagna" |
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Carlo Alberto Blo: "Cavalier Gambulaga" |
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Emanuele Bandiera: "Rafael Castagna" |
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Beatrice Fini: "Galatea" |
Andrea
Anche con questo post partecipiamo all'iniziativa di Bimbumbeta "La foto della domenica".
Un saluto a voi che leggete e ... alla prossima!
che bello spirito tra queste espressioni... felice che vi siate divertiti! Abbracci
RispondiEliminaUna commedia dialettale che, oltre ad averci divertito, ha "rinfrescato" i ricordi di una lingua che ormai parliamo sempre meno!
EliminaUn abbraccio a te, cara Nina :)
Monica
Questi momenti di sano divertimento, dove ci si incontra anche per ridere del nulla, danno il senso di una ritrovata tranquillità e normalità. Un abbraccio a tutti voi, a presto, Rodolfo!
RispondiEliminaE' sempre un piacere leggere i tuoi commenti Rodolfo. Nella sala parrocchiale, nella quale gli abitanti del nostro paese si sono ritrovati per assistere alla commedia dialettale, il desiderio di ritorno alla normalità era veramente "palpabile". Lo si poteva intuire dalla cordialità con cui tutti si salutavano, o dal fatto di fermarsi in piccoli capannelli di persone per scambiare anche solo qualche convenevole.
EliminaA Bondeno e nei paesi vicini, per un vero ritorno alla normalità, c'è ancora molto da fare, ma le persone della nostra terra (anche se nessuno sul piano nazionale parla più degli effetti del terremoto del 2012 e la regione ed il governo centrale rallentano ogni attività) non si sono fermate a compiangersi.
A presto,
Andrea
A vedere le tue foto, Andrea, è un po' come esserci... mi piace il teatro, sono momenti di svago unico ed irripetibile. Bravissimo tu a cogliere queste divertenti espressioni e un grande applauso a tutta la compagnia per la volontà e la passione!
RispondiEliminaGrazie Beta di queste parole molto belle; anche secondo me molte delle emozioni che si vivono a teatro sono irripetibili.
EliminaNel nostro paese una sala teatrale vera e propria non esiste più da anni e, da tempo, è stato chiuso anche l'ultimo cinema. Le occasioni di spettacolo sono ridotte al lumicino ed io nella circostanza, per una piccola sfida con me stesso e per imparare, non mi sono lasciato sfuggire l'opportunità indossare i panni di "fotografo di scena", confrontandomi con problemi ed imprevisti di ripresa mai affrontati in precedenza.
Questo commento per me è particolarmente gratificante, perché dalle tue parole intuisco di essere riuscito a trasmettere, con le fotografie, qualcuna delle emozioni che abbiamo vissuto noi in sala, vedendo all'opera i nostri amici attori dilettanti.