Un kookaburra in giardino

Un kookaburra in giardino

martedì 4 giugno 2013

... dai " Quattro Salti in Padella " alla Cucina Naturale, ovvero ... cuciniamoci il benessere !!



Nel primo post avevamo dichiarato la volontà di ospitare, nella nostra casa virtuale, gli amici che arricchiscono abitualmente la nostra vita reale. Da questo, ospiteremo per qualche post, la mia amica-sorella Nicoletta (di lei ho già parlato qui  http://unkookaburraingiardino.blogspot.it/2013/03/conferme-2.html) che si unisce a noi per raccontarci della sua passione: La Cucina Naturale come Cibo Vero. Una cucina che tratta il cibo non solo come nutrimento, ma sopratutto come mezzo per restare in salute. L'argomento è stato oggetto recentemente di un interessante corso teorico-pratico, animato da Nicoletta stessa con il supporto dei pediatri che operano nel nostro paese. Vi ho partecipato anch'io in qualità, poco professionale, di fotografa e l'argomento mi ha affascinata e incuriosita. Sono consapevole che un argomento così vasto non si può condensare in poche righe, ma spero possa essere di vostro gradimento e magari vi invogli, come è successo a me, a percorrere una strada nuova.

Lascio la parola a Nicoletta.


Monica 

https://www.facebook.com/nicoletta.panicali?fref=ts
Questo è il post di una novella cuoca di cucina  naturale, delle sue sperimentazioni, nonchè pasticci,  che muore dalla voglia di convincervi  a rifiutare,  almeno saltuariamente, le lusinghe  dell' industria alimentare. QUESTA, vuole  spingerci a "giocare " facile  in cucina  a discapito della salute nostra e della famiglia.  L'amore per i nostri cari ,  passa anche attraverso la cura che poniamo nel cucinare.    L'alimentazione della cucina naturale è caratterizzata da una limitata presenza di proteine animali, mentre invece, vede come protagonisti piatti a base di cereali integrali biologici e legumi che si possono trasformare in appetibili ricette, sia salate che dolci, il tutto completato dalla presenza importante di verdura e frutta. 




Innanzitutto è bene sottolineare che il cereale deve essere rigorosamente integrale - per conservare le fibre di cui è ricco e che apportano grandi benefici al nostro intestino - e biologico, perché i "veleni" usati nell'agricoltura tradizionale, si annidano nel germe del cereale e noi li assumiamo  mangiandoli.

Partiamo  da quella che è sentita come la difficoltà maggiore: la cottura dei cereali. Intanto  distinguiamo i nostri cereali in dur- quali farro, segale, orzo, avena; mediamente duri - riso ; teneri - miglio, bulghur, cous-cous, e gli pseudo-cereali, così detti perché hanno le caratteristiche sia dei cereali che dei legumi e precisamente: quinoa, amaranto e grano saraceno.  I primi hanno bisogno di essere messi a bagno in acqua  per sei-otto ore. Gli altri possono essere cotti al momento desiderato. 
Prima di cuocerli , vanno lavati accuratamente  e il  metodo di cottura più indicato  è quello dell'assorbimento. Se utilizziamo la pentola a pressione i tempi di cottura verranno dimezzati.  Versiamo il cereale con la sua acqua  di ammollo o, se non c'è stato ammollo, aggiungendo la quantità di acqua necessaria per il tipo di cereale e un pizzico di sale (il rapporto di cereale e acqua è indicativamente di 1:2, ovvero per ogni parte di cereale si aggiungono due parti di acqua).  Portiamo a bollore a fuoco vivace, chiudiamo con il coperchio, controlliamo che la valvola sia abbassata e al fischio, abbassiamo la fiamma e prendiamo il tempo.  A cottura ultimata spegniamo e lasciamo riposare il cereale dentro alla pentola chiusa, per 5-10 minuti.  Apriamo e mescoliamo con una forchetta per renderlo più vaporoso.  I cereali teneri possono essere cotti anche con la pentola normale sempre seguendo il metodo dell'assorbimento.
Per concludere vi anticipo, con una ricetta, l'argomento del prossimo post...i legumi!!

La "farifrittata" ovvero la frittata senza uova.

(Per 4 persone)

Ingredienti:
farina di ceci  gr.160, acqua quanto basta  (per formare la pastella), 1 zucchina, 1 carota, 1 cipolla, sale, qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva.  Preparate una pastella liquida, senza formare grumi, con la dose di farina indicata e l'acqua, fino a raggiungere una consistenza tra il liquido e il cremoso a cui aggiungerete un poco di sale. La pastella deve riposare da un minimo di mezz'ora, a tutta la notte (questa è la soluzione migliore perché la rende più digeribile). 


Saltate in padella le verdure tagliate nello spessore che preferite e dopo una breve rosolatura, salatele e, tenendo la fiamma allegra, unite la pastella, coprite con coperchio e lasciate poi cuocere a fiamma bassa.  Quando la frittata si è ben rappresa sotto (lo capirete sollevando un piccolo lembo del bordo con una palettina) rigiratela delicatamente aiutandovi con un coperchio o piatto delle stesse dimensioni e lievemente unto di olio per far scivolare la frittata di nuovo in padella, quindi fatela cuocere dall'altra parte. Quando è pronta, dopo circa 10-15 minuti  servitela calda, ma anche fredda è buonissima.
A presto,                             
Nicoletta

5 commenti:

  1. Bimbina, quanto mi è caro questo tema...
    Da qualche anno mi confronto con alimenti che non facevano parte della storia culinaria familiare... quando usavo zucchero bianco & Co. non potevo immaginare la pressione del business sui nostri consumi, e che ogni prodotto è "ottimizzato, adulterato, mistificato" in funzione di un maggior guadagno... e pazienza per la nostra salute! Sono contenta che tu ti stia interessando, non posso pretendere che i miei genitori capiscano, ma non sai quanto mi faccia male vedere le mie sorelle andare avanti imperterrite su una strada tracciata dalle multinazionali. Abbracci, n

    ps. la tua amica Nicoletta ha una bellissima luce

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  2. Nina cara hai ragione, si dovrebbe essere tutti un po' più attenti a ciò che mangiamo, ma in generale più accorti allo stile di vita che scegliamo. Spesso non ci rendiamo conto che le scelte che facciamo non sono libere, ma manipolate astutamente da subliminali messaggi, che ci giungono da molte fonti e che sedimentando creano le nostre abitudini. Ora, il discorso è delicato e certo non si può risolvere con due righe scritte un po' in fretta e con mente ottenebrata dal sonno; certo è che ogni segnale, campanello, invito che ci arriva, con il tentativo di scuoterci dal torpore consumistico, deve farci riflettere. Tu sei di certo molto più brava di me, le tue scelte di vita parlano chiaro, però cercherò di migliorare! Ti ringrazio per le parole e il tempo che ci hai dedicato e sì....Nichi ( la chiamo così da sempre) in quel corso , pur tra patemi e titubanze, ha brillato di una luce speciale, quella scaturita dalla sua passione, che l'ha portata a condividere con grande impegno e professionalità, il suo sapere.
    Grazie ancora Nina, un bacio
    Monica

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  3. Purtroppo il tempo tiranno che manca sempre, m'impedisce di dedicarmi a tante cose che vorei fare. Tra le quali...cucinare. Non ho tempo di fare una spesa con criterio (oramai vado fissa diretta sulle solite cose) e non ho tempo in cucina di preparare ciò che vorrei (cucino sempre...2 salti in padella, tanto per dire).
    Un vero peccato, ma arriverà anche quel momento. Per ora godetevelo voi, per me! Un abbraccio, ciao.
    elenita°*°

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    1. Cara Elena , in realtà è più facile di quello che pensi e non a caso ho usato questo verbo. Se cominci a pensare che con qualche sforzo in più ci guadagni in salute, scatta la voglia/volontà di provarci. Fai solo qualche piccolo passo alla volta. Ora che è caldo , ci si prepara volentieri l'insalata di riso: ecco , non usare quello bianco raffinato , ma cerca quello integrale bio. Oppure un orzo o un farro decorticato. Ormai si trovano abbastanza facilmente anche nei super. Li prepari secondo le indicazioni date nel post, cacci in frigo e il giorno dopo lo arricchisci con tante cosette buone e te lo "magni"! Così ti sazi e stai bene! Provaci prima o poi e passa a raccontarcelo. Grazie per la visita e a presto!
      Nicoletta

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  4. Elena...non sono un granchè neppure io in cucina, ma Nichi, con il suo entusiasmo e il suo trasporto, sa coinvolgere chi le sta vicino ed io sono stata ben felice di imparare tante cose che non sapevo! Certo, da qui a metterle in pratica ci vorrà un po' di tempo....ma non dispero; anch'io, prima o poi.....un bacio e GRAZIE SEMPRE per la tua affettuosa presenza!!
    Un bacio enorme
    Monica

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The Kookaburra Family