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Anno 2012 |
La prima volta che ho fatto questo dolce il blog nel quale ora scrivo non esisteva. Inconsapevolmente, però, gettava un seme che, solo pochi mesi dopo, lo faceva nascere.
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Anno 2012 |
Le amiche internaute , sulla pagina di facebook, mi spronavano ad aprirlo: a loro dire i tempi erano maturi. Mi mancava una spinta e quella la diede Andrea nei primi giorni di ottobre di quell'anno, per noi , un po' travagliato ( il terremoto ci fece suoi figli). Questo diario virtuale è scaturito, più o meno inconsapevolmente, dal desiderio di lasciare una nostra traccia, come persone e come famiglia e se è vero che questa forma virtuale di testimonianza non conosce un momento felice ( pare che l'interesse per i blog sia in netta discesa), noi ancora amiamo pensarlo un posto dove lasciare, qua e la', traccia della nostra esistenza, della nostra quotidianità.
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Anno 2012 |
Così, quando faccio questo dolce, non mescolo solo ingredienti, ma anche ricordi e pensieri.
Scrivevo già, relativamente ad un'altra torta qui sul blog, che per me le ricette scambiate fra persone che hanno un rapporto d'amicizia, diventano tramite, filo di un'ordito tessuto con infiniti gesti e parole, ponte, legame.
Vannalisa, l'amica che ha proposto questo dolce nel suo primo blog, era fra il gruppo sostenitore e anche voce fra i primi commenti di benvenuto. Non vi è conoscenza fisica, non ci siamo mai incontrate, ma in tutti questi anni frasi e parole (scambiate spesso attraverso il suo blog, dove ho potuto scoprire la sua esuberante e fresca creatività) ci hanno permesso di costruire virtualmente un bel rapporto, schietto e sincero come è lei.
In questi giorni, complice il dono di una cassettina di prugne, mi è tornata la voglia di riassaporare la sua torta, ma la mia pigrizia ( che mi ha sempre impedito di ricopiarne la ricetta) e la scomparsa della suddetta ricetta (Vannalisa, causa problemi tecnici, ha dovuto mettere in stand-by il blog in cui era custodita ), mi hanno spinto a richiedergliela e a riscriverla qui.
Fa parte dei miei "riti" stagionali, una specie di tradizione a cui ho dato un personale e speciale inizio. Il cibo, notoriamente, veicola emozioni e affetto ed è una dichiarazione che trova in me, una verità assodata.
Dunque cara Vannalisa, ora la tua torta, che aspetta di essere ripescata anche nel tuo blog " vestito di nuovo", la trascrivo qui; così non la perderò più e sarà pronta per diventare, oltre che il nostro speciale punto d'incontro, partenza per altre conoscenze. Una nota , diciamo così, tecnica ... questa crostata è connotata da una leggera nota asprigna, vi è poco zucchero nella composizione dell'impasto e dunque il sapore finale mantiene più fedelmente il sapore della frutta.
Aggiungo che in questa recente preparazione ho sostituito parte delle prugne ( purtroppo molte di esse, solo al taglio, hanno rivelato nella vicinanza del seme, parti nere poco rassicuranti, pregiudicandone un' importante quantità nell'utilizzo finale) con albicocche mature. Lo "sposalizio" ha rafforzato il gusto poco dolce, ma vi assicuro che è davvero buonissima, soprattutto se avrete l'accortezza di farla passare per il frigo: raffreddata è una delizia speciale! Spero la vorrete provare, diventerà così una VERA torta dell'amicizia!
Grazie a voi che siete passati da qui e ... buon appetito!
Ingredienti
Pastafrolla
300 gr di farina tipo 0
130 gr. di burro morbido
80 gr di zucchero
1 uovo intero più un tuorlo
la scorza di un limone piccolo grattugiata
Per il ripieno
8/10 susine rosse
2 cucchiai di zucchero semolato
1 cucchiaio di zucchero a velo (facoltativo)
Impastare tutti gli ingredienti della pasta frolla e quando saranno ben amalgamati, formare una palla. Avvolgerla in un canovaccio pulito e lasciarla riposare almeno 15 minuti in frigorifero.
Nel frattempo, lavare e tagliare a spicchi le susine e, quando la pasta frolla sarà pronta, stenderla in una teglia dal diametro di 24 cm, precedentemente rivestita con carta da forno.
Bucare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta, disporvi le susine, spolverarle con lo zucchero semolato (se, come me, userete una parte di albicocche, mettete un cucchiaio di zucchero in più) e ripiegare i lembi eccedenti della frolla sul ripieno.
Cuocere in forno preriscaldato a 200°C, per circa 30 minuti e, dopo averla sfornata, lasciarla intiepidire per circa mezz'ora. A piacere spolverizzarla con lo zucchero a velo.
P.s... come dicevo una torta non è solo ... una torta! Molte di queste foto le ha scattate Isabella e dunque questo dolce ha creato l'occasione per inventarci un pomeriggio insieme tutto all'insegna di scatti, set da architettare, confronti sulla perizia dell'una rispetto all'altra, fatica e sudore ( che caldo) per allestire e smontare; ma anche soddisfazione e divertimento alla fine della sessione fotografica. Isabella si era così immedesimata nel suo lavoro che ha ipotizzato anche un futuro da "vera fotografa del cibo"...momenti preziosi che hanno saputo alimentare progetti: i sogni e le torte ... che meraviglia !
Monica e Isabella
Che meraviglia, Monica! Grazie delle tue belle parole. Ripubblicherò presto la mia ricetta sul nuovo blog ma nel frattempo la tua è tutta da gustare anche con gli occhi. Isabella promette molto bene come fotografa, non fartela sfuggire! ;-)
RispondiEliminaFelice che ti sia piaciuto il post, ora tocca a te! Verrò a controllare di persona che tu lo metta, ricordo foto molto belle! Grazie per essere passata QUI e aver lasciato parole così gentili.
RispondiEliminaTi abbraccio e ... a presto!
Monica
P.s Isabella è in quell'età ( l'adolescenza) dove i genitori sono "ingombranti" e dunque collabora a singhiozzo, ma confido nella sua intelligenza e spero vorrà continuare nella sperimentazione fotografica.
ciao monica ;-) che belli i tuoi pensieri ... ed ho riascoltato con emozione *le ragazze di osaka* eugenio, rossana, io li amo ..... baci *___* mariaida
RispondiEliminaChe piacere ricevere le tue gentili parole, grazie mille Mariaida e felice di condividere l'amore per musica e parole così coinvolgenti ed emozionanti! Grazie ancora per essere passata :-)
EliminaMonica