Un kookaburra in giardino

Un kookaburra in giardino

venerdì 22 febbraio 2013

In questi giorni

In questi giorni sconfortanti, stracolmi di nulla e di persone invadenti che, per il nostro bene, si propongono ed aspirano a governare il caos economico e sociale nel quale, tutti insieme, facendo o non facendo, ci hanno ficcati, ci può soccorrere una canzone bellissima di Francesco Guccini. E' contenuta nell'album "L'Ultima Thule", pubblicato il 27 novembre scorso. 
E' un piccolo soccorso in fondo, ma ci riconduce alle cose veramente importanti. 

"L'ultima volta"

Quando è stata quell'ultima volta 
che ti han preso quei sandali nuovi 
al mercato coi calzoni corti 
e speranza d'estate alla porta 
ed un sogno che più non ritrovi 
e quei sandali duravan tre mesi poi distrutti in rincorse e cammino 
quando è stata quell'ultima volta 
che han calzato il tuo piede bambino 
lungo i valichi dell'Appennino. 
Quando è stata quell'ultima volta 
che ti ho vista e poi forse baciata 
dimmi adesso ragazza d'allora 
quando e dove te ne sei andata 
perchè e quando ti ho dimenticata. 
Ti sembrava durasse per sempre 
quell'amore assoluto e violento 
quando è stato che finito il niente 
perchè è stato che tutto si è spento 
non ha visto nemmeno settembre. 
Quando è stata quell'ultima volta 
che hai sentito tua madre cantare 
quando in casa leggendo il giornale 
hai veduto tuo padre fumare 
mentre tu ritornavi a studiare 
in quei giorni ormai troppo lontani 
era tutto presente e il futuro 
un qualcosa lasciato al domani 
un'attesa di sogno e di oscuro 
un qualcosa di incerto e insicuro. 
Sarà quando quell'ultima volta 
che la vedi e la senti parlare 
quando il giorno dell'ultima volta 
che vedrai il sole nell'albeggiare 
e la pioggia ed il vento soffiare 
ed il ritmo del tuo respirare 
che pian piano si ferma e scompare. 





Andrea

5 commenti:

  1. Mi ricorda un pò la mia gioventù, quand'ero ragazzina ascoltavo molto i cantautori.... bello l'accordo con la chitarra....
    un abbraccio a tutti e due
    Gabry

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    Risposte
    1. Come te Gabri, anch'io ho ascoltato molto i cantautori in "gioventù", poi tra tutti ho continuato a seguire in particolare Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini.
      Anche a me sono piaciuti gli accordi di chitarra di questa canzone, sono di Juan Carlos Biondini ("Flaco"), chitarrista di origini argentine che suona da molto tempo con Guccini stesso, compositore della musica di diverse canzoni dell'album "L'Ultima Thule".
      Una curiosità: in quella specie di intervallo, prima delle ultime strofe de "L'Ultima Volta", si sente la "voce" del fiume Limentra.
      Grazie del tuo passaggio,

      Andrea

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  2. CARISSIMO ANDREA,
    INNANZITUTTO GRAZIE PER LA TUA GENEROSITÀ' E GENTILEZZA. AVEVO SENTITO UNA PARTE DI QUESTA CANZONE A "CHE TEMPO CHE FA" ED IN QUELL'OCCASIONE CHE GUCCINI DISSE CHE ERA L'ULTIMO SUO LAVORO, SPERO CHE CI RIPENSI.
    QUESTA FRASE "L'ULTIMA VOLTA" MI TOCCA PARTICOLARMENTE PERCHÉ E' UN PENSIERO CHE E' SEMPRE STATO DENTRO DI ME, DAI TEMPI IN CUI ERA VIA LA MAMMA DI ROSI. RIFLETTEVAMO COME NELLA NOSTRA VITA C'E'SEMPRE QUALCOSA CHE ACCADE O CHE FACCIAMO O CHE VEDIAMO PER L'ULTIMA VOLTA, ARRIVANDO, ALMENO E' COSI' PER ME, IMPREPARATI AGLI EVENTI DELLA VITA. NASCE COSI' IL RAMMARICO DELLE OCCASIONI CHE NON ABBIAMO SAPUTO COGLIERE E GODERE APPIENO E RITROVARCI A DIRE “AVREI VOLUTO FARE DIVERSAMENTE “.BUONA DOMENICA A TUTTI VOI E TANTISSIMI COMPLIMENTI PER LE MERAVIGLIOSE FOTO DELLE CINCE.

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  3. MI SONO DIMENTICATO DI FIRMARE
    RODOLFO

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  4. Rodolfo, che piacere leggere il tuo commento. Sapevo che avresti scritto.
    Come mi era già successo in precedenza, non ho ponderato molto questo post, l'ho scritto di getto, con l'intento di proporre una canzone che raramente viene trasmessa dalle radio e si può ascoltare, praticamente, solo possedendo il cd, l'album in vinile o "acquisendo" il file dai siti dalla rete.
    Da quando ho comprato "L'ultima Thule" mi soffermo spesso su questo brano e rifletto, come hai osservato tu, sulle tante occasioni che in passato che mi sono lasciato sfuggire, oppure sui piccoli avvenimenti ai quali non ho dedicato la mia attenzione, vivendo distrattamente. Episodi dei quali, a distanza di tempo, vorrei ricordare ogni sfumatura, ogni sensazione, perché ho compreso tardivamente la loro reale importanza.
    Questa canzone mi da anche l'idea di una sintesi o un compendio, di molti temi che Francesco Guccini ha riproposto nei suoi brani o nei libri: l'infanzia a Pàvana, sull'appennino, i giochi di ragazzo, la figura del padre, i primi innamoramenti, la pioggia ed il vento, il fiume, i ricordi, la fine della vita ...
    Un saluto affettuoso a tutti,

    Andrea

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