Noi ... non dimentichiamo!
Un kookaburra in giardino
martedì 20 maggio 2014
5 commenti:
AVVISO AI "NAVIGANTI":
Se ora siete in questo spazio, probabilmente avete intenzione di regalarci un vostro commento, ma.........ma se come succedeva a me, tre anni or sono, che giunta al riquadro commenti non sapevo come fare e anche voi non avete un profilo blogger, o non siete blogger e non avete indirizzi URL da incollare o ecc.ecc., ecco come dovete procedere:
sotto, a fianco della voce "Commenta come:" cliccate sulla freccetta e, ad apertura della finesta, selezionate " Anonimo". A questo punto scrivete quello che vorrete dirci e, alla fine, cliccate o sul pulsante "Anteprima" ( per verificare se vi aggrada ciò che si vedrà a pubblicazione avvenuta) o su "Pubblica". Se tutto funziona a puntino, vedrete comparire nello spazio preposto, il vostro commento.
Siatene certi ... i vostri suggerimenti, incoraggiamenti, proposte e quanto vi aggradi dirci, avranno su di noi un unico effetto: quello di spronarci a proseguire, con entusiasmo, il nostro esperimento e renderci felici.
Cercheremo di rispondervi al più presto.
Grazie di cuore,
The Kookaburra Family
Ci credo, non penso sia possibile dimenticare e neppure sia salutare: meglio ricordare e procedere costruttivamente per evitare. Un abbraccio a voi!
RispondiEliminaTante sono le cose che avrei voluto scrivere, ma il rischio era quello di essere fraintesa, non capita pienamente e questo perchè ci si identifica e si comprende un evento, in tutte le più piccole sfumature, solo quando è reciprocamente vissuto. Vale per tutte le esperienze, ancora di più per quelle traumatiche.
RispondiEliminaTi ringrazio per essere qui, con noi, in questo giorno.
Ricambiamo l' abbraccio!
Monica
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIeri ho sofferto il dolore,
RispondiEliminanon sapevo che avesse una faccia sanguigna,
le labbra di metallo dure,
una mancanza netta d'orizzonti.
Il dolore è senza domani,
è un muso di cavallo che blocca
i garretti possenti,
ma ieri sono caduta in basso,
le mie labbra si sono chiuse
e lo spavento è entrato nel mio petto
con un sibilo fondo
e le fontane hanno cessato di fiorire,
la loro tenera acqua
era soltanto un mare di dolore
in cui naufragavo dormendo,
ma anche allora avevo paura
degli angeli eterni.
Ma se sono così dolci e costanti,
perchè l'immobilità mi fa terrore?
Alda Merini
In silenzio ma vi sono vicina ieri..oggi..sempre...
Un bacio
Gabry
Non conoscevo questa bellissima poesia di Alda Merini, grazie per averla trascritta nel blog, ma soprattutto grazie per la tua Amicizia e la tua solidarietà.
RispondiEliminaTi abbraccio stretta cara amica mia.
Monica