Si avvicina piano piano come se non volesse farsi notare. Zampetta buffamente sul quaderno di matematica, pieno di calcoli e problemi, si alza sulle sue ditina rosa, ti becchetta lievemente il naso e china la testa perché tu possa darle i baci. Lei è la mia pappagallina Olly, affettuosa come un gattino, dal qual però rifuggirebbe soffiando e sbattendo le ali. È una calopsitta, bianca e gialla, con un becco rosato e appuntito, una cresta ribelle e delle simpaticissime macchie arancio in corrispondenza delle orecchie, che la fanno sembrare arrossita per qualcosa. Intanto, si allontana dal centro del mio quaderno e va a mordicchiare i bordi, lasciando dei buchi triangolari. L'allontano subito con una sgridata. È una sua mania, mordicchiare gli oggetti. I fili dei mouse del computer, i libri, la carta, i giocattoli, il cestino di vimini per il pane, elastici... Ogni cosa che le capita sotto il becco. Per mordere i fili del computer, lasciato erroneamente sul tavolo, fa finta di mangiare delle briciole invisibili, fino a che non è vicinissima ai desiderati cavi e allora li “addenta”, spelandoli dalla plastica. Arriva subito un'altra sgridata e per qualche minuto è efficace, ma dopo si riavvicina, testarda e riprova ad attaccare.
Un'altra sua passione è fare il bagno. Quando la mamma lava la verdura, si avvicina curiosa, allora le viene lasciato un rigagnolo d'acqua dal rubinetto e lei, camminando sulla separazione dei due lavelli, incomincia a bere. Dopo ci mette sotto la coda, poi un ala e solo allora il resto del corpo. La mamma prende un po' d'acqua in una mano e la fa, dolcemente, cadere su di lei. Dopo un po' si stufa e vola via sulla sua gabbia, bagnata fradicia. La mamma, per non lasciarla al freddo va a prendere il phon. Lei va matta per il phon e vola fino sulla sua spalla. Sotto il getto dell'aria, tenuta tiepida con l'apposito pulsante, sembra che vada in motorino, con la cresta che svolazza, mentre si oppone alla forza del vento.
La piccola Olly diventa pazza alla mattina, quando tostiamo il pane. Mettiamo le fette nel tostapane e lei si posiziona sulla seggiola più vicina all'apparecchio e aspetta per tutti i quattro minuti di tostatura. Quando il pane è estratto dall'elettrodomestico, allora incomincia a muoversi a destra e a sinistra sulla sedia, fino a che non le viene dato un bel pezzo di bordo. Incomincia a mangiarlo e non alza mai la testa, neanche per vedere chi arriva in cucina. Con la pizza del sabato sera è uguale. In estate, quando mangiamo fuori nel nostro minuscolo giardinetto, prendo la gabbia vicino a me e le passo la crosta della pizza, non troppo bruciata. Sto lì un quarto d'ora con la pizza in mano, mentre lei con calma se la gusta. In casa, sul tavolo, la vera tragedia è quando fa cadere a terra la sua porzione e si sporge oltre il bordo per vedere dove è l'amato pezzo. Papà allora si alza e lo recupera. Lei, contenta, continua a mangiarselo.
A colazione ama nascondersi dietro la scatola del latte, pensa forse di non essere vista. Si nasconde anche dietro il vaso sul tavolino del salotto e lì incomincia a dormire; la sua presenza è segnata solo dal “digrignare” del becco.
L'ultima caratteristica di Olly sono gli schiamazzi. Ha un suono basso, che noi chiamiamo “queck” che usa per parlarci, sgridarci, richiamarci. Un suono più squillante per quando sente il rumore del cancello e, facendo “l'oca del' Campidoglio”, ci avverte che forse qualcuno sta arrivando. A volte mi viene vicino e mi richiama con un “queck” e io le rispondo con due fischi acuti. Lei si arrabbia e starnazza. Andiamo avanti così per un minuto, fino a che, Olly, non incomincia a imitare il mio fischio. Devo dirlo, non fischio bene, la mia mamma dice che trapano il cervello; immaginatevi se tutto questo è fatto da un pappagallo e una ragazzina che gli risponde; non si riesce neanche a parlare al telefono! Forse lo fa perché non ama i rumori forti e allora mi sgrida, io continuo e lei mi fa capire, imitandomi, quanto è fastidioso, chissà...
Chiedo scusa a Frenci, Betta e Matilda, ma il mio post ad un certo punto è scomparso con tutti i vostri commenti. Desidero ringraziarvi comunque per le parole d'incoraggiamento e il simpatico paragone con il pappagallino di Matilda.
RispondiEliminaSuccede! :) il mio cip è contento che ti sia simpatico. Baci
RispondiEliminaBello il nome Cip! :)
EliminaGrazie di aver ricommentato
Isabella
Ecco la vostra colonna sonora!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=0-_Kxsct0yQ&feature=related
Questa è la mitica "Kookaburra sta su una vecchia pianta"?? Molto simpatica!! Grazie
EliminaIsabella
Ripasso, giusto per lasciarti scritto di nuovo che... dalle tue righe traspare tanto orgoglio e tanto amore! Continua così... ;)
RispondiEliminaGrazie per essere ripassata Beta! Sono davvero molto felice che tu abbia avuto la pazienza di tornare!
EliminaGrazie, grazie!
Isabella
Ma troppo carina, questa pappagallina :-)
RispondiEliminaCiao, buona giornata alla vostra famigliola
elena
Io e Olly ringraziamo!! :-) Grazie tanto Elena
Eliminaun saluto
Isabella
Olly dietro il brik del latte... la sua espressione buffa riassume tutte le tue parole d'affetto, ispira tanta tenerezza! Un abbraccio
RispondiEliminaPuoi sempre prendere lo spunto per uno dei tuoi lavori! Sarebbe innovativo un bel pappagallo dietro a un brik!!
EliminaGrazie per il tuo commento
Isabella